Provincia Romana Camilliani

La nostra Storia,
i nostri Valori

Provincia Romana Camilliani

L'Ordine dei Camilliani

L’Ordine dei Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi, meglio conosciuto come Ordine dei Camilliani, venne fondato nel 1584 a Roma da San Camillo de Lellis (1550-1614) e venne riconosciuto come tale nel 1591 da Papa Gregorio XIV.
Il nome dell’ordine fu scelto dal Fondatore per indicare che i suoi membri dovevano avere come modello Cristo, il quale disse: “Non sono venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita” (cfr. Mc 10,45).
L’Ordine è costituito da sacerdoti e fratelli che, come religiosi, godono di uguali diritti e assumono gli stessi doveri ed è diviso in Province Religiose.

Tutti i fratelli dell’Ordine dedicano la loro opera agli infermi, ma i Religiosi Sacerdoti è affidata, in modo particolare, l’assistenza spirituale, mentre ai Religiosi Fratelli è affidata, in modo particolare, l’assistenza corporale degli infermi.

L’Ordine, come stabilisce la sua Costituzione, si dedica “prima di qualsiasi cosa alla pratica delle opere di misericordia verso gli infermi” (cfr. n.42) e fa sì che “l’uomo sia messo al centro dell’attenzione nel mondo della salute” (cfr. n.55).

I Ministri degli Infermi, oltre che emettere i tre voti di povertà, castità e obbedienza – come fanno i membri di tutti gli altri Ordini o Istituti Religiosi – professano un quarto voto, consacrando la loro vita “al servizio dei poveri infermi, anche appestati, nelle loro necessità corporali e spirituali, pur se con rischio della propria vita, dovendo fare ciò per sincero amore di Dio” (cfr. Iª Costituzione promulgata nel 1599).

L’Ordine dei Ministri degli Infermi, da sempre impegnato a portare la presenza di Cristo Misericordioso nel mondo della sofferenza, ha ricevuto in questi ultimi anni un ulteriore incoraggiamento e un forte stimolo dalla predicazione di Papa Francesco che con insistenza parla di una Chiesa che deve uscire per raggiungere le periferie esistenziali. Le periferie esistenziali di cui parla il Santo Padre sono i luoghi in cui “c’è sofferenza, c’è sangue versato, c’è cecità che desidera vedere”, sono “le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”.

I Religiosi Camilliani, pertanto, si ispirano alla spiritualità di San Camillo affinché i malati siano assistiti con umanità e professionalità, per testimoniare il messaggio evangelico del Buon Samaritano e per far progredire la cultura della solidarietà e della vita.

I Camilliani sono oggi presenti nei cinque continenti (Australia, Austria, Argentina, Armenia, Benin, Bolivia, Brasile, Burkina Faso, Canada, Cile, Colombia, Equador, Filippine, Francia, Georgia, Germania, Haiti, India, Indonesia, Inghilterra, Italia, Irlanda, Kenya, Madagascar, Messico, Perù, Pescadores, R.C.A., Spagna, Olanda, Polonia, Stati Uniti, Taiwan, Tanzania, Tailandia, Togo, Uganda, Ungheria, Vietnam).

In Italia i Camilliani sono, per motivi storici, organizzati in tre Province: Provincia Nord Italiana (Piemonte, Liguria Toscana, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia Romagna); Provincia Romana (Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo); Provincia Siculo-Napoletana (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia).

Provincia Romana Camilliani

L'Ordine dei Camilliani

La Provincia Romana dell’Ordine dei Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi, canonicamente eretta nell’anno 1605, è un Ente Giuridico civilmente riconosciuto con R. D. 22 gennaio 1931, registrato alla Corte dei conti il 04 febbraio 1931, II Reg. Patrimoni.

Scopo della Provincia Romana è quello proprio dell’Ordine dei Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi, di cui fa parte, e cioè: la gloria di Dio e la santificazione dei suoi membri, attraverso le opere di misericordia evangelica, praticando l’assistenza corporale e spirituale degli infermi, negli Ospedali, nelle Case di Cura e in qualsiasi altro luogo, verso ogni categoria di persone, da qualsiasi malattia affette, a rischio anche della vita.

Tale assistenza deve essere maggiore dove più grave è il bisogno e deve svilupparsi, in particolar modo, nelle terre di Missione.
In particolari circostanze di luogo e di tempo, per rispondere alle istanze più urgenti della Chiesa e del prossimo, si possono abbracciare anche altre attività, specialmente verso i più bisognosi.

Per meglio servire il mondo dei malati, la Provincia si impegna, secondo le proprie forze, in quelle iniziative atte a favorire il miglioramento degli ordinamenti economici, sociali e giuridici riguardanti gli infermi.

Valori e Principi fondamentali

Nell’erogazione di servizi e prestazioni ci impegniamo a rispettare i seguenti principi fondamentali:

Eguaglianza
intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione per motivi di sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizi e l’accesso agli stessi devono essere uguali per tutti.

Imparzialità
in quanto il comportamento dell’Ente nei confronti dell’utente è ispirato a criteri di obiettività, di giustizia e trasparenza.

Continuità
ovvero regolarità nell’erogazione del servizio e garanzia di continuità assistenziale tra servizi erogati.

Diritto di Scelta
secondo le previsioni della normativa vigente, tra i soggetti che erogano le prestazioni, in particolare i servizi distribuiti sul territorio.

Partecipazione
quale diritto di tutela circa la corretta erogazione del servizio, diritto di accesso alle informazioni, diritto a proporre osservazioni, suggerimenti, memorie, documenti, diritto ad esprimere la valutazione del servizio ricevuto.

Efficienza ed Efficacia
circa la soddisfazione dei bisogni con il miglior utilizzo delle risorse disponibili. Il dovere di valutazione della qualità dei servizi offerti per la verifica degli impegni assunti, e per il costante adeguamento degli stessi.

Provincia Romana Camilliani

San Camillo de Lellis e la sua opera

Valori e Principi fondamentali

Anno 1550
1550
Nascita Camillo de Lellis
1568
Soldato di ventura

A 18 anni intraprende la carriera da militare seguendo il desiderio del padre, ma a causa di una piaga alla gamba è costretto ad abbandonare la compagnia.

Anno 1570
1571
Da lnfirmus a Infirmarius

Per curare la piaga, Camillo va a Roma all’ospedale S. Giacomo. Qui, per prolungare le cure e la convalescenza, accetta di diventare inserviente, ma a causa dei suoi modi poco garbati e della passione incontrollabile per il gioco delle Carte, viene allontanato dall’Ospedale.

1575
La svolta decisiva
Ridotto ad elemosinare, viene invitato a fare il manovale al Convento dei Cappuccini di Manfredonia ed è qui che avviene la sua conversione: decidendo di abbracciare la vita religiosa.
Anno 1580
1582
Fondazione Compagnia dei Ministri degli Infermi
Al San Giacomo maturò definitivamente la sua vocazione all'assistenza dei malati e, con i primi cinque compagni, decise di dare vita alla "Compagnia dei Ministri degli Infermi".
1583
Diventa Ordine Religioso
La sua "Compagnia" fu riconosciuta come Ordine religioso da papa Gregorio XIV, rimasto impressionato dall'eroismo con cui Camillo e i suoi compagni avevano assistito i malati durante la carestia del 1590 a Roma. Si espanse a Napoli, Milano, Genova, Palermo, Bologna, Mantova.
Anno 1600
1607
Lascia la direzione
Gravemente malato, lascia la direzione dell'Ordine continuando però ad assistere i malati.
1614
Morte
A causa della comparsa di una patologia renale e gastrica, Camillo de Lellis muore a luglio. I suoi resti mortali restano sepolti nella piccola chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma.
Anno 1700
1742
Beatificazione
Don Camillo de Lellis venne beatificato e proclamato santo da Papa Benedetto XIV. Venne dichiarato in seguito da Leone XIII patrono degli infermi e degli ospedali, da Pio XI patrono degli infermieri e da Paolo VI protettore particolare della sanità militare italiana.
Oggi
2022
La sua opera continua
Provincia Romana Camilliani, ente giuridico eretto nel 1605, da sempre segue e pratica la Regola 27 dell'Ordine, la quale recita: “Desideriamo con la grazia di Dio servir a tutti gli infermi con carità”. Il loro scopo è quello di andare negli Ospedali e nelle case di cura, ovunque ci sia un infermo da assistere, per regalare un po’ di calore umano a quanti, nel momento difficile della sofferenza e del trapasso, cercano affannosamente un volto che faccia sentire loro di essere ancora esseri umani.

Sede legale

Largo Ottorino Respighi, 6 – 00135 Roma

Centralino